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al testo di Annalisa Scialpi
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Lasciatemi qui, tra gli alberi, tra questi fiori così fragili così belli e l’aquila che solca il cielo e non è mai stanca…
Lasciatemi qui, fuori dai commerci delle vostre sante intenzioni; lasciatemi rotolare sulla soffice terra che m’impregna del suo sacro stare
o nelle vie infinite, tra i tronchi vegliardi e la preghiera liquida dell’onda turchese che mi cura e mi culla, nel profondo, là con la tenerezza che voi non conoscete.
Lasciatemi dondolare nel sole, penetrando il suo oro con un’ardente preghiera nel cuore e un grido di giubilo mentre una campana risuona, tra gli ulivi , le case bianche e le pergole un po' tristi…
Lasciatemi, perché è qui che morirò e rinascerò, nuova, rifatta dalla carità del vento, che sa quando soffiare e riportarmi tutta quella vita che non ho mai vissuto perché era la vostra vita, ingabbiata, prudente e non la mia
e non la mia.
Per questo, ora lasciatemi; lasciatemi lasciatemi qui… |
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